Kinesiologia

Chiamata ginnastica medica o ginnastica correttiva – compensativa, è l’attività che, nell’ambito delle scienze del movimento umano, si occupa della prevenzione e del trattamento di turbe psicomotorie, delle disarmonie morfologiche e funzionali che affliggono il ragazzo nel periodo dell’accrescimento (scoliosi, dorso curvo, piedi piatti, ecc).

Ricerche attuali hanno ampiamente confermato che apprendiamo anche attraverso il movimento, per questo gli esercizi proposti diventano un momento del processo formativo dello schema corporeo.

Lo schema corporeo o immagine del corpo può essere considerato come un’intuizione d’insieme o una conoscenza immediata che si ha del proprio corpo, sia in posizione statica che in movimento, in rapporto alle diverse parti fra loro e soprattutto nei rapporti con lo spazio e con gli oggetti che lo circondano.
Uno schema corporeo incerto o mai strutturato può determinare:
• Sul piano della percezione, un deficit della strutturazione spazio-temporale;
• Sul piano della motricità, goffaggine, incoordinazione e cattivi atteggiamenti;
• Sul piano della relazione interpersonale, insicurezza e turbe affettive.

Il trattamento chinesiologico è un valido strumento che serve a ritardare l’evoluzione del dismorfismo e a migliorare le condizioni statiche e dinamiche dell’apparato osteo – articolare e muscolare.
L’effetto del movimento è limitato e non può apportare vere modifiche strutturali ma l’azione che ci prefiggiamo è:
Realizzare un’educazione neuromuscolare che serva a correggere e a perfezionare lo schema corporeo del soggetto, creando automatismi subconsci applicati ai gesti della vita quotidiana e offrire al soggetto i mezzi che gli consentono di mantenere la posizione corretta.

Il trattamento contribuisce a:
• Favorire la riduzione di una curva di proporzioni modeste;
• Rallentare l’evoluzione di una curva anche d’entità notevole.

Affinché l’attività motoria esplichi le proprie funzioni, è necessario:
• Che sia insegnata da personale qualificato;
• Sia elaborata attivamente dal soggetto ed eseguita in maniera corretta;
• Sia praticata con metodica regolarità.

Non insegniamo esercizi rivoluzionari, ma proponiamo un progetto pedagogico che ha come cardine il corpo vissuto. Risulta fondamentale la motivazione, del giovane e della sua famiglia.

Schematicamente gli esercizi proposti si articolano in:
• Esercizi d’allungamento: nel caso si un accorciamento della muscolatura
posteriore, ispirati alle tecniche Mèzières.
• Esercizi asimmetrici generici e asimmetrici specifici: nel caso di scoliosi o atteggiamenti scoliotici, secondo le metodiche Mèzières, Iop, Kalpp, Niederhoffer, Scuola Lionese, Psicomotorio (percettivo/posturale).
• Esercizi di mobilizzazione: quando è richiesta come nel caso di un dorso curvo astenico.
• Esercizi di sospensione – appoggio: per decomprimere il rachide.
• Educazione respiratoria e tecniche di rilassamento.
• Attività sportive: quelle compatibili con il trattamento.
• Esercizi per migliorare la propriocezione.
• Contro/resistenze manuali: dove è necessario.